CHE COSA E’ UNA SETTA

 

“Le sette contemporanee”, “il caos delle sette”, “i misteri delle sette” – questi sono i termini sempre più ricorrenti. Special televisivi, talk show, libri e articoli giornalistici commentano quest’argomento sempre attuale. Associazioni di vigilanza nascono come funghi per mettere in guardia il pubblico dal crescente numero delle cosiddette sette.

 

Il termine setta è ampiamente diffuso, tuttavia pochi sanno che cos’è una setta. Tutto quello che si pensa e che deve essere veleno e che non piace, qualunque cosa sia.

 

Originariamente una setta si diceva essere “la devozione ad una particolare fede religiosa, una particolare forma o culto di devozione religiosa”. Oggi la parola “setta” ha assunto una connotazione negativa e generalmente si dice essere “una devozione ad una particolare fede e pratica religiosa accentrata ad una falsa o negativa dottrina”. Delle sette si dice come di “eresie organizzate”.

 

La parola “eresia” una volta significava “scuola di pensiero”. Eresia viene dal greco airesiV [airesis], che nella Bibbia è tradotta setta ed ha il significato di scelta, opinione, sentimento, presa di posizione, preferenza.

 

Atti 5:17:

Allora si alzarono il sommo sacerdote e tutti coloro che erano con lui, cioè la setta dei sadducei, ripieni di invidia.

 

Atti 11:26:

E per un anno intero essi si radunarono con la chiesa e ammaestrarono un gran numero di gente; e, per la prima volta ad Antiochia, i discepoli furono chiamati cristiani.

 

Atti 15:5:

Ma alcuni della setta dei farisei che avevano creduto si alzarono, dicendo…

 

Atti 24:5:

Noi abbiamo trovato che quest’uomo è una peste e suscita sedizione fra tutti i Giudei che sono nel mondo, ed è capo della setta dei Nazareni.

 

Atti 24:14:

Ma questo ti confesso che, secondo la Via che essi chiamano setta, io servo così il Dio dei Padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti.

 

Atti 28:22:

Ma desideriamo sapere da te ciò che pensi perché, quanto a questa setta, ci è noto che ne parlano male ovunque.

 

Da questi versi si nota che Sadducei, Farisei, Nazareni (discepoli di Gesù Cristo, il nazareno) e cristiani (i discepoli della Via – Giovanni 14:6) venivano indicati come “sette”, “culti”, “eresie”.

 

Proprio come le monete variano di valore da un’era all’altra, così è per le parole che mutano di significato. Col progredire del tempo le parole sono inesorabilmente svalutate di significato, essendo degradate dal loro intento originario.

 

Nel primo secolo i cristiani erano originariamente chiamati i seguaci della Via (Atti 24:14) oltre che Nazareni, ed erano considerati eretici.

 

Anche nel XX secolo, i seguaci del signore Gesù Cristo come quelli della The Way (= La Via), portano ancora la stessa etichetta. Molta della controversia intorno alle sette è venuta dalla chiesa organizzata, ovvero quella ufficiale. Alcune denominazioni, che oggi puntano il dito e urlano “setta”, hanno dimenticato le loro stesse origini. I Luterani come possono dimenticare la loro origine come culto eretico nella protesta ai canoni stabiliti dalla Chiesa Cattolica Romana?

 

Martin Lutero attaccò la stabilità sia della chiesa sia dello stato, quando insistette nel dire che la salvezza è per grazia di Dio e non per le opere dell’uomo. Luterano era un nomignolo usato in un senso di deroga dai Cattolici Romani per la setta di Lutero e dei suoi seguaci.

 

Più tardi, quando il loro numero si incrementò sufficientemente, al nome Luterano fu dato credibilità e conseguentemente fu accettato ed è anche portato con orgoglio e onore a tutt’oggi.

 

Durante il XVI secolo, tutti i gruppi protestanti erano considerati eretici e lo sono ancora oggi ufficialmente dalla Chiesa Cattolica Romana. Lutero fu scomunicato. Ai suoi seguaci fu proibito di seguirlo e non gli era permesso neppure di leggere i suoi scritti. Molti ministri Luterani furono impiccati a causa della loro fede nella Parola di Dio.

 

Formulare una precisa definizione di setta è difficile. Un culto o eresia, biblicamente tradotto setta, è di solito un’associazione che non condivide più ciò che si è insegnato a credere. Praticamente, ciò che è la pratica accettata da un gruppo sarebbe etichettata eresia da un altro. La definizione di setta, culto, eresia, quindi, in realtà è diventata una questione di opinione. Quant’è valida qualsiasi opinione dal momento che ogni persona è convinta della propria? Almeno la Costituzione della Repubblica Italiana garantisce il diritto alla libera fede religiosa. La storia ci insegna quanto è stata brutale la persecuzione religiosa: i Battisti tracciano le loro radici agli Anabattisti che, a causa della loro fede in merito all’immersione come modo appropriato di battesimo, erano soggetti alla pena di morte nel 1525; allo stesso modo i Presbiteriani erano perseguitati dalla Chiesa Anglicana d’Inghilterra a causa della loro volontà di istituire una diversa forma di governo e di politica della Chiesa, contraria alla forma episcopale; osiamo dimenticare i Metodisti a cui davano nomignoli e venivano derisi e disprezzati perché avevano piccoli raduni nelle case, il che era contrario alla fede Anglicana. Altri anticonformisti avevano cattive relazioni con la Chiesa d’Inghilterra, inclusi tali gruppi oggi accettati come i Congregazionalisti, Quaccheri e Mennoniti.

 

In molti casi la persecuzione, e in non pochi altri la morte erano imposte  su quelli che erano stati respinti e messi al bando. Jan Hus, che influenzò Martin Lutero così profondamente, non fu solo condannato come eretico, ma fu bruciato al rogo per le sue vedute religiose.

 

Dagli Anabattisti agli Zwingliani, la lista delle prime “sette” o “eresie/culti” è lunga. Le pagine della storia contengono i nomi di numerosi “cultori” ora riconosciuti come eroi delle loro chiese: Wycliffe, Calvino, Knox, Zwingli, Wesley ed altri. Molte principali denominazioni nacquero come figli indesiderati del corpo di un genitore che attaccava la stigma dell’eresia alla propria genie. Oggi lo stesso modo di dire continua come la parola “setta” riverbera attraverso le comunicazioni dei “media”.

 

La proliferazione delle sette è dovuta in parte alla inefficacia della Chiesa Ufficiale organizzata. Se le Chiese Ufficiali, generalmente considerate “giuste”, grazie al numero e all’età, avessero aderito strettamente ai principi della Bibbia e avessero insegnato a tutti l’esattezza della Parola di Dio, forse non saremmo confrontati con la questione delle sette. Avesse la Chiesa Ufficiale mantenuto vivo il fuoco del vero cristiano, i giovani non avrebbero avuto la necessità di cercare la verità fuori dal sistema. Avesse la Chiesa Ufficiale di più da offrire che la sterile tradizione e le parole vuote senza potere, adulti, giovani e bambini sarebbero ancora attivi e coinvolti, invece di star sempre a questionare sulle realtà della vita. Uno scrittore, appropriatamente, dichiarò che: “le sette sono bollette non pagate della Chiesa”.

 

Nel primo secolo, successivamente alla risurrezione di Gesù Cristo, ebbe inizio una situazione rimarchevole che aveva a che fare con una setta. Sotto molti aspetti anche i nostri anni rispecchiano un simile interesse. Dalle ceneri delle fredde pratiche religiose, dai tizzoni quasi estinti, una fiammella fu vista. Giunse un nuovo respiro di vita a ventilare la favilla, e i tizzoni morenti furono dati ad una nuova sorgente di carburante che aumentava fortemente in intensità finché un ruggente falò riscaldò il mondo. Il fuoco della Cristianità Biblica si illuminò brillantemente, spegnendo l’inutile scoria della religione rituale, dando luce e calore a quelli che erano smarriti, zoppicanti e tremanti nelle tenebre e nel freddo della notte della religiosità. Gli uomini vennero al fuoco della accuratezza della Parola di Dio e furono trasformati. Da quel fuoco andarono avanti riscaldando altri con la luce e l’amore di Dio. Coloro che osarono portare il fuoco della Parola stettero fermi nella chiassosa sfida ai freddi leaders religiosi che si sforzavano di sopprimere la verità della Parola di Dio con ogni mezzo a loro disposizione. I leaders del Sinedrio presero la legge e le questioni nelle loro stesse mani ed in molti casi uccisero le persone che portavano la grandezza della Parola di Dio, perché quella fede sconfiggeva i rituali e gli accettati stereotipi della fede religiosa della cosiddetta “accettata” maggioranza. Tuttavia un saggio membro del Sinedrio offrì un risonante avviso riguardo a quel culto o setta:

 

Atti 5:34-39

Ma un certo fariseo, di nome Gamaliele, un dottore della legge onorato da tutto il popolo, si alzò in piedi nel sinedrio e comandò di far uscire un momento gli apostoli.

Poi disse a quelli del sinedrio: “uomini d’Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini.

Poiché un po’ di tempo fa sorse Teuda, che diceva di essere qualcuno; accanto a lui si raccolsero circa quattrocento uomini; ma egli fu ucciso, e tutti coloro che l’avevano seguito furono dispersi.

Dopo di lui, al tempo del censimento, sorse Giuda il Galileo che trascinò dietro a sé molta gente; anch’egli perì, e tutti coloro che lo seguirono furono dispersi.

Ora dunque io vi dico state alla larga da questi uomini e lasciateli stare, perché se questo progetto o quest’opera è dagli uomini sarà distrutta,

ma se è da Dio, voi non la potete distruggere, perché vi ritrovereste a combattere contro a Dio stesso!”

 

L’avviso di Gamaliele è applicabile oggi, quando si pondera  su cosa fare delle sette cristiane. La risoluzione del dilemma della setta, eresia o culto che dir si voglia, non giace nelle opinioni dell’uomo, ma in Dio che giudicherà ogni cosa. Il tempo e Dio ce lo diranno.

 

La Bibbia insegna

 

 

 

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